Oggi va di
moda prendersi un periodo di riflessione per qualsiasi cosa così decido
anch’io di rifletterci, mi siedo sul divano e quasi istintivamente
accendo il televisore. Danno le notizie sul terremoto, le scosse
continuano, gli sfollati sono in lacrime. Il governo è caduto, il
Presidente Mattarella deve decidere cosa fare. La borsa perde, poi
recupera. Standard & Poor’s declassa il rating dell’Italia. Un
giornalista chiede ad un esperto come sarà l’andamento della borsa nel
prossimo anno, la risposta è: mediocre. Spengo il televisore e non ho
più dubbi, il mondo in cui viviamo è tristissimo perché siamo circondati
di cattive notizie, invece la gente ha bisogno di ridere, ha bisogno
d’ottimismo per credere in un futuro migliore. Questa considerazione mi
dà una carica nuova, così concludo subito la pausa di riflessione appena
iniziata perché ora so che il mondo ha bisogno del mio libro. Una vocina
da dentro mi dice: “e allora scrivilo questo libro!”, anche se ti
costerà qualche altra pisciatina di fru-fru.
Allora mi rivolgo al grande Benigni con fiducia, ma pure Roberto ha cambiato mestiere e s’è messo a fare il letterato, esaltando magnificamente la poesia dantesca. Improvvisamente mi sento solo davanti al mio computer a scrivere questo testo segreto mentre gli occhi di mia moglie mi spiano da dietro e da sotto che mi sembra d’avere in casa Dagospia in persona. Tuttavia mi sento euforico, mi piace affrontare questa nuova impresa tra mille difficoltà ed ho già studiato un trucco ingegnoso: al contrario di quei ragazzini che fanno finta di fare la ricerca per guardare i siti porno su internet, io farò finta di guardare i film porno per scrivere il mio libro segreto. Improvvisamente mi sento un cospiratore, un carbonaro, un partigiano che nascosto nel suo precario rifugio, sotto gli occhi penetranti del nemico, porta a termine la pericolosa missione e diventa un eroe. Mi guardo intorno con aria sospetta alla ricerca di fru-fru e mormoro: “ingrata gatta non avrai i miei pantaloni!”.
Fine del brano di valutazione