È stata il mio primo amore.
Quando avevo 12 anni facevo bobine di filo di rame sui rotoli di carta
igienica. Non lo sapevo ancora ma anche Lord Byron aveva fatto
esperimenti sulle onde radio costruendo grosse bobine.
Poi costruii un ricevitore a transistor e un trasmettitore. Mi divertii
a giocare con le onde radio perché mi affascinava la possibilità di
comunicare a distanza, cioè superare uno dei nostri limiti umani. Ora
questo non fa più effetto ma nel 1970...
Era il 1979 quando feci conoscenza con uno dei primi microprocessori: il
mitico Intel 8080. Comperai la bibbia dell'epoca: il BugBook III e la
studiai avidamente. Programmavo in linguaggio macchina e poi in
assembler. I miei listati erano stampati su una fettuccia di carta
stretta come quella degli scontrini e, naturalmente, la stampante era
autocostruita. In breve tempo il bravo 8080 eseguiva le mie istruzioni
accendendo led e pilotando display a 7 segmenti.
La grande avventura era cominciata...
Nel 1980 costruii il mio primo personal computer e cominciai a programmarlo in Assembler. A quei tempi la parola informatica evocava l'immagine di 'Elaboratori' grandi come stanze e di programmatori in camice bianco che vi giravano intorno.
Ora un computer ha le dimensioni di un fagiolo e io progetto circuiti a microcontrollore.