Amore e Arte
«Accidenti!», commentò Lucarini, «questo
giornalista non scherza mica. Chi ha firmato l’articolo?».
«Giulio Malandrino de “Il Secolo Nostro”», disse la segretaria.
«Malandrino di nome e di fatto. Mi piace
questo giovanotto lo voglio ringraziare, chiama il giornale e prendi
contatto con lui. Se il ragazzo è sveglio verrà a cena questa sera
stessa per uscire domani mattina con un pezzo in esclusiva. Chiara, se
lui non capisce al volo cosa gli stiamo offrendo, sturagli bene le
orecchie perché lo voglio qui alle 20 in punto».
La cena si svolse in un prestigioso ristorante di Roma.
«Dunque dottor Malandrino, vorrei fornirle la mia versione dei fatti e
lei ci scriverà su un bell’articolo che leggeremo domani sul suo
giornale. Lei è pronto a registrare tutto?».
«Che cosa? Come fate a sapere… Accidenti, avete visto il microfono
nascosto?».
«Ah Malandrì, guarda che noi siamo investigatori privati, mica pizza e
fichi».
«Ok, Ok, chiedo scusa dottor Lucarini, cominci pure a parlare».
Lucarini cominciò a parlare a voce alta come se parlasse a un vasto
pubblico, come se fosse in diretta televisiva.
«Signori, ora vi svelerò un segreto, vi darò una notizia che non sa
nessuno, una cosa sbalorditiva che fa piena luce sulla vicenda, una cosa
così segreta che non sa nemmeno la Polizia, una cosa che conosco solo io
e il defunto professore, una cosa che è uno scoop giornalistico...».
«Dottor Lucarini, non la faccia così lunga, la prego, mi sveli questo segreto prima che la curiosità mi uccida».
«Allora avvicinatevi con la sedia che non voglio urlare», disse Lucarini
rivolto a tutti i clienti, poi, con movimenti lenti e flemmatici, sotto
gli occhi di tutti i presenti, si infilò una mano in tasca e ne estrasse
una busta gialla. La sollevò e la mostrò al pubblico facendola girare a
destra e a sinistra in modo che tutti potessero vederla.
«Sopra ci sta scritto: “Se hai in mano questa busta vuol dire che io
sono morto. Ora apri e leggi la verità”».
Fine del brano di valutazione
Formato: 10 x 14
Pagine: 38
Codice acquisto: 045