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Amore e Nobiltà

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Per pura combinazione alcuni rampolli di nobili famiglie romane si ritrovano nella stessa classe di un famoso Liceo. Una volta all’Università, messe di fronte alle differenze sociali, due nobili ragazze dalla solida amicizia, divergono sul diritto allo studio dei meno abbienti. L’amicizia si rompe e le ragazze si perdono di vista. La questione resterà irrisolta per cinquant’anni finché, ritrovandosi durante una festa, il Tempo svelerà chi aveva ragione.Nell’elegante cornice di Villa Miani la vecchia e la nuova nobiltà fanno sfoggio di anacronistica superiorità, finché… 

 

 

La giovane Contessina Giulia degli Alberti, ultima discendente di una nobile famiglia di Prato che era  potente già nel 1200, si confidava solo con l’amica Silvia Marmaggi, nipote dell’omonimo Cardinale, con la quale aveva condiviso gli anni del liceo. Giulia e Silvia erano giovani discendenti da famiglie nobili le quali, sebbene avessero alle spalle secoli di tradizioni molto diverse, appartenevano entrambe alla ristretta ed esclusiva cerchia della Nobiltà romana. Quando era insieme a Silvia, una ragazza bella e giudiziosa, la più irrequieta Giulia si lanciava in ardite considerazioni classiste che non avrebbe potuto fare con altri. Quel giorno stavano entrando nella grande aula di Giurisprudenza  dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma. Era un’aula enorme capace di accogliere quasi 800 studenti e quando Giulia vide quell’immane assembramento di giovani chiassosi che attendevano l’arrivo del docente giocando e sghignazzando come bambini, ebbene, non ebbe più freni e confidò a Silvia le sue convinzioni.  «Ecco i soliti burini che affollano l’aula. Sono tanti e si riconoscono facilmente perché non hanno nemmeno l’intelligenza di non farsi scoprire, sono sfacciati e sfrontati. Se ne stanno seduti scompostamente su questi banchi desiderosi di diventare avvocati, notai o magistrati; ma io non credo che ci riusciranno perché, come diceva la saggia nonna Adelina: “De rustica progenie, semper villana fuit”, [Chi nasce villano resta villano. N.d.a.].

 

Fine del brano di valutazione

Formato: 10 x 14

Pagine: 116

Codice acquisto: 016

 

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