Arminia Italia
Questo racconto è stato
iniziato in tempi non sospetti e finito oggi, 15 marzo 2020, giorno del
mio compleanno e periodo buio per l’Italia per l’emergenza coronavirus.
Solo alla fine mi sono reso conto di aver scritto la storia non di
Arminia ma della nostra Italia, che dopo tante sofferenze, sacrifici e
atti di abnegazione e coraggio, alla fine trionfa sul male, raggiunge il
suo scopo più grande e sa essere persino generosa.
Ti dono questo racconto perché alla fine della storia scoprirai che,
come Arminia, anche l’Italia ce la farà.
Forza Italia!!!
La vecchia Arminia era seduta sulla sua solita poltrona, una vecchia
“dondolina” di vimini che forse aveva più dei suoi 93 anni. La ruvida
coperta grigia con la stella bianca era invece più nuova, infatti era
una coperta militare americana lasciata dai militari dopo l’ultima
guerra. Dalla stessa fonte provenivano pure le lenzuola, le federe, il
materasso, il cuscino, un paio di vecchi asciugamani, le posate, i
piatti, alcune borracce d’alluminio, le lampade a petrolio, e quattro
cassette metalliche che in origine contenevano munizioni e ora solo
ricordi. Era tutta roba militare perché Arminia, durante la guerra,
aveva conosciuto periodi di estrema povertà; l’arrivo degli Americani in
Campania le aveva permesso di risollevarsi lavorando nella lavanderia
del Comando Forze Alleate ad Agropoli.
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