Il Piu' Romantico dei Cimiteri
Può sembrare assurdo ma la visita al Cimitero Acattolico di Roma è stata
una bellissima esperienza, un incontro stupefacente con la cultura e la
scoperta di un luogo che dona emozioni.
Non è stato come visitare i cimiteri dove riposano i miei cari, è stato
piuttosto come tornare sui banchi di scuola. Mi sono ritrovato in
compagnia di uomini che hanno scritto i libri che ho studiato, le pagine
meravigliose di poesia, di letteratura, di scienza; uomini colti, alcuni
dei quali ho conosciuto in vita, uomini meritevoli, uomini di pace che
hanno fatto il bene.
Sono rimasto a lungo in loro compagnia aggirandomi nei vialetti di
questo luogo incantato capace d’affascinare in modo inaspettato.
Certamente ne conoscevo l’esistenza ma non credevo che oltre queste
antiche mura accostate alla bianca piramide si celasse un luogo così
romantico, un luogo “Indimenticabile” che merita pienamente di essere
inserito in questa raccolta.
È un fatto che chi abita a Roma conosce la città meno dei turisti
stranieri. Non è una battuta perché mentre il turista vuole vedere tutto
di Roma, o almeno tutto ciò che merita, chi vi abita vede la città solo
nei tragitti da casa al lavoro e poco più. Io vivo a Roma da ben 52 anni
eppure ci sono quartieri che non conosco ancora perché sono fuori dai
miei giri abituali. Così mi capita ogni tanto di scoprire uno scorcio
nuovo e ammirevole della città, oppure - come mi è capitato anni fa - di
scoprire il bellissimo e panoramico “Giardino degli Aranci”,
all’Aventino, seguendo incuriosito una carovana sospetta di turisti
giapponesi.
Tuttavia di queste mie lacune non mi vergogno affatto perché Roma è così
grande, con i suoi 19 chilometri di diametro, e così ricca di bellezze
accumulate nella sua lunga storia, che non si finisce mai di scoprirla.
A volte sono i libri a svelarmi qualche bellezza nascosta della mia città, così ringrazio Corrado Augias per il suo libro intitolato: “I segreti di Roma”, perché grazie a lui ho scoperto il “Cimitero Acattolico”, detto anche “Cimitero degli Inglesi” o “Campo Cestio”, dove sono sepolti uomini illustri non credenti. Augias scrisse che era il cimitero più romantico che conoscesse e tanto bastò a suscitare in me stupore e curiosità. Così un giorno ci andai e scoprii che lì sono sepolti alcuni dei più grandi poeti inglesi. Ero in compagnia di scienziati e politici, di filosofi e scrittori, di pensatori e… persino di un gatto. Poi morì Andrea Camilleri, a cui debbo l’avvio della mia avventura letteraria, e tornai per la seconda volta in quel cimitero un mese dopo i suoi funerali, quando le folle commemoranti lasciarono libero il campo. Fu durante quella visita che scoprii una parte nascosta del cimitero, una parte che esplose inaspettata e abbagliante davanti ai miei occhi e mi colpì come un pugno in faccia.
Fine del brano di valutazione
Formato: 10 x 14
Pagine: 64
Codice acquisto: 008