Il lento germogliare della vendetta
Alla morte di una zia otto nipoti si
dividono una discreta
eredità e ognuno torna a casa più ricco.
Sembra tutto normale invece non è così
perché i protagonisti
sono un esempio della scelleratezza umana e io sento già un brivido
inquietante lungo la schiena.
Gli eredi erano ben
otto nipoti, figli di tre sorelle e di un fratello della defunta, tutti
ormai deceduti. In base alla Legge l’eredità sarebbe stata divisa in
quattro quote, una per ogni sorella e fratello della defunta, poi ognuna
di queste sarebbe stata divisa tra i legittimi eredi, cioè tra i loro
figli, ossia i nipoti della zia defunta; in tutto otto persone.
Com’è ovvio ognuno dei nipoti aveva il proprio carattere e la propria storia personale alle spalle e, per quanto io abbia scavato a fondo, non sono riuscito a trovare in loro grandi meriti o grandi qualità, anzi, ho trovato che avevano una caratteristica in comune: erano tutti “figli di papà” incapaci di raggiungere i livelli dei propri genitori, anzi, erano dei falliti, benché alcuni conducessero ancora un’esistenza agiata grazie ai lasciti dei genitori. In pratica stavano bruciando le risorse accumulate e l’avrebbero fatto fino all’ultimo euro.
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L’uomo aveva il volto tumefatto sul quale erano
evidenti i segni rossi del sangue e quelli neri del grasso misto a
sporco. La vista era ripugnante perché l’amministratore lo aveva preso
ben bene a pugni dopo averlo legato; ma non l’aveva fatto per
divertimento o sadismo ma solo per svegliarlo, così come si fa dando
qualche buffetto, solo che questa volta i buffetti erano stati
abbastanza sostanziosi e numerosi, diciamo 60 buffetti da 1000 euro
l’uno.
Fine del brano di valutazione
Formato: 10 x 14
Pagine: 132
Codice acquisto: 041