La Resa Del Sommergibile Nichelio
Ricorre quest’anno (2019) il centenario della nascita di mio padre
Lorenzo che ha combattuto a lungo sul Sommergibile Nichelio in qualità
di Radiotelegrafista.
È stato decorato due volte con Medaglia al Valor Militare e insignito
del Distintivo d’Onore dei Sommergibilisti.
Ho pensato di ricordare mio padre con questo racconto perché rievoca uno
dei momenti di maggiore emozione: quello della resa.
In copertina c’è una rara foto a colori che immortala il Sommergibile
Nichelio proprio in quel momento. Gli ufficiali sono schierati in
trepida attesa, mio padre è in cabina radio nell’eventualità giungesse
un contrordine da Roma.
E io… con la cuffia in testa… quasi lo vedo.
L'Armistizio fu reso noto dagli anglo-americani alle ore 18:30 dell’8
settembre 1943, dai microfoni di Radio Algeri, da parte del generale
Dwight Eisenhower
. Poco più tardi, alle ore 19:42, la notizia fu confermata dal proclama
del maresciallo Pietro Badoglio
trasmesso dai microfoni
dell'EIAR.
Solo pochi minuti dopo, alle 19:50, MARICOSOM inviò a tutti i
sommergibili in mare il seguente ordine:
“Assumere un compito esclusivamente esplorativo” e, alle 21:10, di
“cessare ogni ostilità”.
Alle ore 21:50 MARICOSOM ordinò:
“Immergetevi subito a quota 80 metri alt. Alle 08:00 del 9 emergete;
rimanete in superficie con bandiera nazionale a riva e pennello nero al
periscopio di prora ...”; il mattino del 9: “Portatevi in superficie con
rotta parallela alla costa; almeno a 20 miglia. Portatevi su 42°
parallelo e, successivamente, dirigete per Bona avendo a riva ben
visibili i previsti segnali di riconoscimento”.
I Comandanti in mare si consultarono tra loro, ove possibile, e presero
decisioni a volte contrastanti, a dimostrazione del forte sbandamento
delle nostre forze in mare.
Tragica fu la sorte del Topazio, che aveva deciso di dirigere a Nord: fu
affondato il 12 settembre, 28 miglia a Sud Ovest di Capo Carbonara da un
Bisley del 13° Air Squadron britannico, non avendo a riva il pennello
nero.
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