Nèmesi - Giustizia è fatta
I due cadaveri giacevano nel piccolo ma elegante soggiornino della villa
di Santa Marinella. Erano seduti sulle loro poltrone davanti alle tazze
di tè nemmeno toccate. Il sangue imbrattava i loro vestiti e le gole
squarciate procuravano ribrezzo. Le loro teste erano reclinate sui petti
e mostravano i biondi capelli della donna e la testa calva dell’uomo: un
uomo di poco conto.
Questa è una storia vera, i nomi delle
persone sono inventati invece l'ingordigia e la stupidità sono
autentiche. Solo nel finale si lascia spazio alla fantasia.
Questa è la
storia della divisione di un’eredità, un’esperienza che sebbene sia nota
a tanti, questa volta assume caratteri molto particolari che la rendono
degna di essere raccontata.
Le somme da dividersi non sono elevate, e
sebbene gli eredi siano ben otto nipoti, ciò non è sufficiente a rendere
interessante questa storia.
Lo sono invece i caratteri di alcuni di loro i quali, avendo assorbito antiche rivalità dei loro genitori, sono diventati dei mostri, pur sembrando ottime persone. L’eredità di una zia scopre il loro vero volto e ciò che fanno è orribile.
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