Il mio mondo

50 anni di studio e passione

Scanno

L'Anima di Scanno

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Scanno ha gli occhi turchesi, stasera.

La guardo e mi guarda mentre m’affaccio al muretto
Spando lo sguardo, lento e denso, sui tetti antichi
Affondo l’interesse su dettagli di meravigliosa architettura.

Come un’ape mi nutro della sua bellezza
Ne assaporo i frutti e gusto i suoi splendori
Pian piano sprofondo lieve nel suo passato
in un’epoca d’oro che vide l’arte e l’ingegno fiorir tra le sue genti.

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E mi sorride, Scanno, come pure sorridono i tetti
L’uno sull’altro appoggiati come fossero tra loro abbracciati
Forse son parte d’un solo castello
Di certo son l’opera d’un grande ingegno.

Tetti e finestre, vicoli e scale, colonne e portali scolpiti
Ogni cosa mi parla d’un gusto solenne di questa gente
Per le cose ben fatte, per il bello e per l’arte
Per il piacere di crear cose dalla vita perenne.


Mi strizza l’occhio, Scanno, e vedo ancora quel raggio turchese
Poi una voce confusa si leva dal borgo ...

“Salute a te forestiero che sai capire i valori
noi siamo i padri di questi antichi splendori.
Abbiam dato tutto per far bello il paese
Che costruimmo con pietre, amore e sudore abruzzese
E quando tu vedi quel raggio turchese
È l’anima nostra che vive ancor tra le case”.

“Porta un messaggio all’intero paese
Che sia sempre forte l’amore per l’arte
Che assorbano i figli la nostra tradizione
ed imparino a vivere e creare con la stessa nostra passione.”

“Addio, mio buon forestiero
di questo appello tu sia messaggero...”


La luce si spense e la voce sparì
Poi presi una penna, un foglio
E la mano da sola partì.

 

Poesia di Antonio d'Abbieri Orlando

Rinvenuta tra i vicoli di Scanno il 13-14 agosto 2003

 

 

Scanno è un Paesino incastrato tra le montagne dal clima fresco e piacevole in estate. I vicoli accompagnano il visitatore attento e svelano portali antichi scolpiti nella pietra e dettagli che parlano della passione per il bello e per l'arte. Non a caso qui sopravvive l'arte orafa della filigrana e il ricamo al tombolo. Più lo guardo, Scanno, e più suscita in me emozioni. Un giorno ammirai a lungo i suoi tetti e Lui mi parlò. Ecco una delle mie più belle poesie.

 

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